Sulla strada che anticamente portava a Bari, ossia sulla via per La Mena, gli abitanti della.città avevano eretto una nicchia, seu Conella, in contrada della Vasci e propriamente nel luogo detto Tufara, collocandovi una immagine della Madonna. Costituiva per il viandante un segno di protezione lungo il cammino che si snodava attraverso la Murgia, dove la strada si faceva più solitaria e non poche volte più insidiosa a causa della facile presenza di ladri.
Ai viandanti e pellegrini - scrive Simone - che all'entroterra AppuIo-Lucano, dopo aver fatto religiosa sosta nei vasti prati circostanti la vetusta (a.1400) Cappella Madonna della Croce o di Bisanzio, riprendevano il cammino per recarsi devoti sulla tomba di S Nicola di Bari o a Barletta per imbarcarsi per i Luoghi Santi, il popolo altamurano intendeva rivolgere l'augurio di buon viaggio: 'la Madonna v'accunbagn'.
Quivi, nel 1747, il canonico Giambattista Nicolai, mosso dalla devozione verso la gloriosa Madre di Dio, mediante la cessione del sito fattane dalla vedova Angiola Selvaggi, costruì una cappella onde con più fervore concorrano i fedeli a rendere alla Beata Vergine del Buoncammino il dovuto culto costituendo per dote sessanta ducati d'argento e a titolo di pio legato un tomolo stuppelli quattro di terre piantate di vigne e stimato in somma di ducati centotrentacinque per la celebrazione di sette Messe piane seu lette ogni anno in perpetuo nei giorni delle sette festività della beatissima Vergine e più una messa cantata nel dì 2 luglio, giorno della Visitazione designato per la festa in detta Cappella.
L'atto di erezione con rispettiva dote ed obblighi viene firmato il 9 giugno 1747 da Giovanni Battista de Nicolai, umilissimo oratore e da don Pasquale Bove e don Pietro Onofrio de Bernardi, testi, presso la Rev. Curia, sede vacante, e chiedeva il beneplacito e la licenza per la benedizione e la licenza della detta Cappella ad un sacerdote da destinarvi.
La festa
Nel popolo altamurano è stata sempre fortemente sentita la devozione alla Madonna del Buoncammino, nella storia, però, della sua festa c'è stato un crescendo che è andato da una peregrinatio sporadica occasionale ad una festa fissa che è finita con il divenire la festa rann della città.
Essendo l'economia altamurana eminenternente agricola si avvertì il bisogno di portare la statua della Madonna in città quasi atto di ringraziamento e di propiziazione a cavallo tra l'annata agraria trascorsa e quella nuova.
Così si finì con il portare in città sistematicamente la statua in data fissa e praticamente nel pomeriggio della domenica successiva al 15 agosto per celebrarne la festa il secondo sabato del mese di settembre, così con decisione di Mons. Pisani del 13 aprile del 1991, mentre prima della riforma liturgica la festa si svolgeva di domenica.
Il trasporto della statua in città avviene con grande partecipazione di popolo e con note folcloriche caratteristiche di cui principali sono l'asta della bandiera, il carro e la cavalcata.
L'asta della bandiera - L'origine dell'asta della bandiera è un pò congeniale alla stessa festa, forse determinata dall'uso prevalente nelle feste religiose della Puglia di avere il simbolo di una bandiera, ma anche dal bisogno di trovare un sussidio finanziario alle spese occorrenti.
La licita avviene nello stesso giorno della processione ed ha inizio sempre da 'abbasce a Tringhenidde', nei pressi dell'incrocio tra Via Bari e Via Ofanto, per terminare a 'la chiangète de la porte Vère', ossia alla pavimentazione in pietra che si trova a Porta Bari. La licita si svolge secondo uno stile proprio delle aste pubbliche fissato dal decreto regio n.827 del 1924, quello cioè dell'estinzione delle candele. Il banditore da fermo grida la prima offerta, annunciando la prima candela, indi rulla a lungo il tamburo della bassa musica. Si riprende poi il cammino finchè non arriva la seconda offerta, parimenti con lo stesso rito, e così fino a che non si perviene alla chianghète di Porta Bari, dove l'asta viene aggiudicata definitivamente, naturalmente con applausi e festeggiamenti per il vincitore da parte di parenti ed amici. Egli è considerato il presidente onorario della festa e da quel giorno conserverà per tutto l'anno, con devozione ed onore, nella sua casa, la bandiera che il giorno della festa verrà rilevata a suon di banda.
La Madonna del Buoncammino in America
Non si può con facilità cancellare dall'animo dell'uomo quanto si è sedimentato nella formazione della sua personalità di base, specie, poi, se di natura religiosa, rispondente,
il bisogno religioso, alla natura propria dell'uomo. E' quanto ci rivela la storia degli altamurani in America. Fin dagli inizi, e propriamente il 1925, essi si costituirono in Associazione sotto il titolo di Madonna del Buoncammino con l'intento di conservare la devozione alla loro Madonna e con l'impegno di aiutarsi, nel suo nome, nelle situazioni di necessità. Nei primi tempi non tutti beneficiavano di diritti previdenziali per cui alcuni versavano in condizioni di disagio economico; i membri dell'associazione si autotassavano per venire incontro ai più bisognosi. Questo disagio iniziale di alcuni fu superato dall'acquisizione, con il lavoro, dei diritti sociali da parte di tutti, ma questo senso di solidarietà "degli altamurani in diaspora" si potrebbe dire continua oggi nel programma di scambi culturali che si sta a realizzare tra i giovani altamurani che si recano a New York e viceversa. Giovani studenti di Altamura vengono ospitati nelle famiglie dell'Associazione del Buoncammino di New York per un addestramento nella lingua inglese e per una proficua conoscenza della cultura americana e dei giovani di famiglie altamurane in America vengono accolti ospiti in Altamura perchè non perdano contatto con la lingua e l'antica storia dei loro padri.
Rimane, però, precipuo per l'Associazione l'impegno per l'educazione dei soci al culto della Madonna del Buoncammino ed a fomentare nel suo nome l'unione reciproca tra gli appartenenti allo stesso gruppo di origine. Segno più vistoso di questo intento è la festa della Madonna
del Buoncammino che viene celebrata la prima domenica di settembre ed il lunedì successivo.
L'Associazione è proprietaria di un Parco (detto Parco del Buoncammino) in North Bergen (New Jersey), qui è stata costruita una cappella dove si venera una statua sotto il titolo del Buoncammino.
Nel giorno della festa vi convengono circa duemila persone. La mattina della domenica si svolge la festa religiosa con la celebrazione della Messa e la processione nell'ambito del Parco: ogni socio con i propri familiari porta la statua per un tratto di quindici metri (e questo per dare a tutti l'onore di portare la statua). Il tutto dura circa tre ore. Nel pomeriggio si tiene una lotteria: serve ad assicurare le spese per la festa e per la manutenzione della proprietà. Per quest'ultimo intento si cerca di dare in nolo il Parco ad altre comunità di emigrati per le loro feste.
L'incontro del lunedì presenta un carattere piuttosto profano: ci si incontra per stare insieme e consumare comunitariamente un picnic. La serata si chiude con lo sparo dei fuochi artificiali.
Comunione e solidarietà sono i frutti che nella devozione alla Madonna del Buoncammino questa gente trova in terra straniera, oltre il motivo di attaccarnento alla propria
terra natia.
Gli ex-voto al Buoncammino
Attraversando il piccolo corridoio che dalla Chiesa porta alla sagrestia si vedono sospesi alle pareti diversi quadri ex-voto offerti da persone che, in determinate situazioni, hanno fatto esperienza di una particolare protezione della Madonna. Qui si vuol far richiamo a due ex-voto che, pare, presentino maggior interesse: quello di Tafuni e quello della Bandiera.
- L'ex-voto Tafuni ricorda una storia che merita di essere raccontata per la drammaticità che l'accompagna. Il quadro attuale non è l'originale, essendosi logorato ne fu fatto un altro. L'attuale è stato realizzato dal pittore Marinelli. Tratta di un uomo, Salvatore Tafuni, il quale con il suo traino commerciava abitualmente verso Molfetta, trasportando per lo più lenticchie che alle volte venivano destinate a paesi d'oltre riva. Una notte (si era nell'anno 1903) tornando con il suo traino ad Altamura, nella zona di Mellitto egli fu aggredito da alcuni uomini i quali, dopo averlo battuto, lo coprirono di
ferite e se ne allontanarono. Il malcapitato aveva invocato la Madonna del Buoncammino, che gli apparve assieme ad una carrozza con dei carabinieri. Dopo la fuga degli aggressori i muli ripresero il cammino riportando per forza istintiva il traino e l'uomo alla sua casa.
Il Tafuni era stato preso di mira da quegli aggressori erroneamente: questi erano reduci da lunghi anni di carcere, a causa di una condanna subita in seguito a furto e doppio omicidio che avevano perpetrato nella villa del Conte Viti alla periferia di Altamura. Con loro era stato compagno di crimine un tale di nome Tafuni, il quale riuscì in sede di giudizio a scaricare la colpevolezza del delitto sui suoi compagni e a cavarsela con qualche anno di carcere. Ma quelli decisero di far vendetta appena possibile. Quando uscirono dal carcere uno dei primi loro gesti fu l'esecuzione della vendetta già stabilita. Ma sbagliarono la mira perchè il Tafuni che essi colpirono non era il loro ex-compagno di
crimine, bensì un altro. Essendosi accorti dell'errore, essi stessi si fecero poi vivi alla famiglia del malcapitato, chiedendo perdono dell'errore in cui erano incorsi.
Intanto le condizioni di infermità del Tafuni in seguito alle percosse e le ferite subite stentavano a migliorare. Si svolgeva in Altamura la festa della Madonna del Buoncammino, la statua della Vergine, portata a spalla, era giunta nei pressi della casa del Tafuni. Ancora una volta il paziente si rivolgeva con devote suppliche alla Madonna che lo liberasse da quell'infermità.
Uno dei figli del Tafuni, divenuto sacerdote, fu destinato rettore del Santuario e qui, da pio e dotto qual'era, portò una animazione particolare.
- La Bandiera - Un altro ex-voto eccellente al Santuario è la bandiera che i soldati altamurani del 10° Reggimento della Brigata Regina di Fanteria offrì alla Madonna del
Buoncammino il 1919 in segno di ringraziamento per un serio pericolo scampato.
Così il racconto di don Diego Carlucci in un apposito depliant.
"Il 29 giugno 1915 il 10° Reggimento Fanteria si trovava posizionato sul Monte Carso nella zona denominata "Vallone". I nemici, gli austriaci, che si trovavano di fronte oltre la vallata, quella mattina, approfittando del vento favorevole, lanciarono contro gli italiani il gas mortale.
La nube tossica raggiunse le linee italiane e molti fanti, senza alcuna protezione di maschera antigas, perirono. La paura, il terrore, l'impotenza di reagire a quella morte invisibile impietrì i nostri soldati. Numerosi altamurani facevano parte di quel 10° Reggimento e in quel momento di estremo pericolo di vita spontaneamente invocarono con fede e slancio filiale la Mamma celeste, Santa Maria, la Madonna del Buoncammino.
All'improvviso il vento, che spingeva il gas contro i nostri fanti, cambiò rotta e sospinse la nube mortale verso le linee nemiche, seminando la morte tra i poveri soldati austriaci.
Il vento salvò la vita dei nostri soldati: questo fatto improvviso ed imprevisto fu attribuito dai nostri soldati alla protezione della Madonna dd Buoncammino, che era stata
da loro invocata.
Fu allora che i nostri soldati, circa un'ottantina, guidati dal Cappellano Militare, il Sergente Maggiore don Raffaele Denora, sacerdote di Altamura lì presente, che sarà poi
parroco di S.Nicola dei Greci e canonico del Capitolo Cattedrale, insieme al Sergente Maggiore Nicola Carretta, al Sergente Francesco Triggiano, al Caporale Maggiore Giuseppe
Pinto, decisero di confezionare uno stendardo per riconoscenza alla Madonna della sua protezione e ricordare poi in perpetuo agli Altamurani il fatto e l'aiuto di Maria SS. del
Buoncammino.
Si tassarono lì in trincea di due lire ciascuno e inviarono la somma alle suore del Monastero di S.Chiara di Altamura, le quali si misero subito all'opera per confezionare la bandiera.
Finita la guerra, il 4 novembre 1918, pian piano i nostri soldati ritornarono alle loro famiglie e in questo nostro amato paese.
Per la festa della Madonna del Buoncammino, seconda domenica di settembre 1919, tutti insieme con animo riconoscente, a suon di banda musicale, si portaroro a S.Chiara a
prelevare la bandiera e la portarono in Cattedrale, dove fu benedetta da S.E.Mons. Adolfo Varienti, Vescovo Tit. di Calinda e Prelato-Ordinario di Altamura e Acquaviva durante il Pontificale.
La cronaca dice che tutti fecero la comunione grati a Dio e alla Madonna dello scampato pericolo e parteciparono poi la sera alla processione con le torce accese.
La bandiera al rientro della processione fu affidata al Nobiluomo Nicola Melodia, che fece da padrino nella benedizione, con l'impegno di custodirla nel suo Palazzo di Via già Corte d'Appello durante l'anno fino alla successiva festa.
Dopo tanti anni la maggior parte dei soldati scomparve e la Famiglia Melodia, ormai dispersa in tanti rami, non si sentì più di conservare la bandiera, per cui la bandiera fu
portata nella sede della Sezione 'Combattenti' di Altamura, dove fu conservata per vari anni.
Il 18 settembre 1988, al rientro dell'immagine della Madonna nella sua sede dopo la festa di settembre, la bandiera fu depositata al Santuario fino al 1990, quando fu affidata, dopo la vendita di tutti gli immobili da parte dei barnabiti all'Ente Santuario (la Diocesi) al legale rappresentante Mons. Diego Carlucci.
La collocazione definitiva sarà al Santuario, quando si allestirà una stanza che raccoglierà tutti gli ex-voto dei fedeli.
Per l'usura del tempo la seta della bandiera cadeva a brandelli, per cui l'Associazione Madonna del Buoncammino, di comune accordo con il Rappresentante Legale, con il concorso finanziario cospicuo di alcuni fedeli, che vogliono rimanere ignoti, a cui però va tutta la riconoscenza, decise di rifare la bandiera ad opera dell'esperta ricamatrice Sig.na Rosa Abbrescia, che delicatamente ha trasportato tutti i fregi dorati dell'antica bandiera su tessuto nuovo.
Il 10 settembre 1994, dopo 75 anni, nelle medesime circostanze di festa la bandiera viene di nuovo benedetta, ricordando a tutti l'assistenza materna di Maria Vergine del Buoncammino.
Un commovente pellegrinaggio ex voto si è realizzato il giorno 12 giugno 1998 al Buoncammino da parte degli alunni della I A e 2 D della Scuola Media "Padre Pio" di Altamura rimasti straordinariamente illesi dall'incendio del pulman che il 12 maggio '98 li portava in gita scolastica.
Testi tratti dal libro "Maria SS. del Buoncammino nella devozione degli altamurani" di Nicola Tommasini - Ed. Buoncammino
SANTUARIO - Telefono 080 / 314 59 22